Un gruppo di esperti della giustizia del ministero britannico ha proposto un sistema di risoluzione delle controversie che manterrebbe le dispute sulle criptovalute e sugli smart contract fuori dalle corti.
Una relazione di 14 pagine pubblicata da LawTechUK’s UK Jurisdiction Taskforce presenta una nuova “Regolamentazione digitale per le controversie”, volta a creare un metodo uniforme per affrontare le vertenze in ambito di smart contract.
Sotto competenza della nuova normativa, le dispute sulle criptovalute potranno essere risolte senza l’intervento delle corti. La legge consentirebbe la designazione di un tribunale competente ed indipendente per decidere sulle materie oggetto di disputa, e ogni decisione raggiunta dal tribunale sarà legalmente vincolante.
Il regolamento permette inoltre che le dispute siano presentate senza divulgare a nessuno, fuorché al tribunale, la propria identità, mantenendo un po’ dello stesso anonimato concesso dalla tecnologia di blockchain. Il documento definisce inoltre le istruzioni e le modalità da seguire per portare avanti un contenzioso. Soprattutto, se si desidera beneficiare del servizio per la risoluzione della controversia, sarà necessario solamente dichiarare quale operazione di smart contract si sta effettuando.
“Queste norme possono venire incorporate da qualsiasi contratto, asset digitale o da qualsiasi sistema di asset digitali inserendo il seguente testo (che potrebbe essere in formato digitale o criptato): ‘Qualsiasi disputa sarà risolta in accordo con UKJT Digital Dispute Resolution Rules’”, viene affermato nel testo del documento.
Qualora la decisione del tribunale dovesse necessitare di essere applicata, potrà essere stabilita dalle legge dell’Inghilterra e del Galles. Sir Geoffrey Vos, Master of the Rolls (il responsabile della legge civile in Inghilterra e nel Galles), ha dichiarato di prevedere che la regolamentazione verrà implementata, in futuro, in diverse transazioni digitali.