La Banca centrale europea (BCE) ha indicato che l’adozione delle valute digitali delle banche centrali (CBDC) è l'”unico metodo” che garantirebbe la “continuità regolare” dell’attuale sistema monetario. Questo è quanto emerge da una recente dichiarazione della BCE.
L’ultima puntata della serie di working paper della Banca centrale europea (BCE) è stata pubblicata all’inizio del mese. L’ultima puntata della serie di working paper della Banca Centrale Europea (BCE) è stata pubblicata all’inizio del mese e si basa sullo studio di oltre 150 pubblicazioni scientifiche per analizzare la politica monetaria e la stabilità finanziaria in relazione alle CBDC.
La discussione è iniziata con una breve osservazione su come, nel corso degli ultimi 15 anni, “l’economia della moneta e dei pagamenti” abbia attirato l’attenzione non solo degli accademici ma anche del grande pubblico.
Dopo aver chiarito tale tecnica, l’articolo presentato ha introdotto il documento, che ha fornito gli incentivi per la costruzione di un CBDC, nonché le complicate considerazioni sulla privacy che esso comporta.
Secondo i risultati degli autori, i consumatori attribuiscono un valore elevato alla privacy, ma sono disposti a rinunciarvi in cambio di una remunerazione minima o nulla, nonostante i sondaggi dimostrino che attribuiscono un valore elevato alla privacy. Le radici di questa apparente contraddizione sono state indagate da specialisti, che hanno individuato una serie di caratteristiche diverse.
Il documento giunge tuttavia alla conclusione che l’introduzione dei CBDC è “l’unica soluzione per garantire una continuazione regolare dell’attuale sistema monetario”.
Ciò è dovuto al fatto che la moneta fiat sta perdendo la sua “forma” economica mentre le criptovalute e le Big Tech (grandi piattaforme digitali) continuano a fare breccia nel sistema finanziario. Poiché esiste solo sotto forma di oggetti fisici, il contante è fondamentalmente inadatto all’economia di oggi, che si basa sulle transazioni digitali.
Gli autori hanno posto una forte enfasi sull’importanza che le banche centrali raggiungano il giusto livello di “adozione” dei CBDC, e hanno anche analizzato la possibilità di un intervento normativo che possa aiutare i CBDC a raggiungere i loro obiettivi.
Il documento sfata anche l’idea che le CBDC abbiano il potenziale per essere una forza dirompente per la società. Sono necessarie ulteriori ricerche nelle aree delle preferenze degli utenti e della protezione dei dati in relazione alle capacità dei CBDC.
Questo è il secondo rapporto che la BCE ha pubblicato questo mese su temi legati alle criptovalute. In passato, la banca centrale ha condotto ricerche su CBDC, Bitcoin (BTC) e stablecoin, giungendo alla conclusione che il CBDC ha il più alto potenziale di utilizzo nelle transazioni finanziarie internazionali.
Tra gli autori del rapporto figurano Toni Ahnert, economista ricercatore della BCE, Katrin Assenmacher, direttore della Divisione Strategia di politica monetaria della BCE, e Peter Hoffmann, economista della BCE presso la Divisione Ricerca finanziaria.