Perché Bitcoin, Dogecoin, Ethereum – e anche Coinbase – oggi si stanno muovendo

Mentre la settimana volge al termine, i prezzi delle criptovalute sono decisamente misti nel trading del venerdì mattina. Ecco come sono i prezzi di alcuni dei più grandi nomi della criptovaluta alle 10:10 del mattino:

l’industria delle criptovalute Bitcoin (CRYPTO:BTC) è in crescita di un modesto 1,6% nelle ultime 24 ore.

Il beniamino dei trader, Dogecoin, (CRYPTO:DOGE) è sceso del 2,2% nello stesso arco di tempo.

Ethereum (CRYPTO:ETH) è in testa con un aumento del 4%.

E anche l’exchange di criptovalute Coinbase Global (NASDAQ:COIN) è in crescita del 2,2%.

Nel frattempo, i titoli sulle criptovalute sembrano altrettanto misti.

Come riporta Coindesk questa mattina, la Cina – il cui inasprimento regolamentare sulle criptovalute ha scatenato il panico e fatto crollare i prezzi delle criptovalute all’inizio dell’estate –  sembra aver finito di brandire il martello. La Cina “ha completato la rettifica” del mercato delle criptovalute, riporta Coinbase, e ora che la maggior parte dei centri di estrazione crypto nel paese sono stati chiusi, e il governo ha detto alle istituzioni finanziarie di astenersi dal “condurre o permettere transazioni e scambi di valuta virtuale”, non sono previsti ulteriori regolamenti sulle criptovalute.

Certo, i regolamenti già passati sembrano aver sostanzialmente rimosso la nazione più popolosa del mondo dal mercato delle criptovalute, il che non sarà un bene per la crescita del settore. Ma, per lo meno, la Cina non sembra avere intenzione di portare ulteriore scompiglio sul mercato – e quindi gli investitori di criptovalute possono tirare un sospiro di sollievo almeno da questo punto di vista.

E ci sono altre notizie oggi dalla seconda nazione più popolosa del mondo. Come riporta The Economic Times, i legislatori indiani sono al lavoro su una nuova legge che dividerà le criptovalute in una delle tre categorie: quelle usate per gli investimenti, quelle per i pagamenti, o quelle che servono come una forma di utility. Il disegno di legge, inoltre, se diventerà a tutti gli effetti legge, classificherà tutte le criptovalute come una forma di bene di consumo.

È una buona o una cattiva notizia? Beh, se si considera che appena una settimana fa, The Economic Times domandava ad alta voce se il governo indiano avrebbe potuto vietare del tutto le criptovalute, il fatto che ora voglia solamente regolare e anche istituzionalizzare le criptovalute, deve essere visto positivamente.

Arriverei persino a dire che, anche se la legge indiana non è ancora entrata in vigore, il cambiamento di opinione da parte dei legislatori è positivo per gli investitori di criptovalute. In India come negli Stati Uniti, mentre i trader di criptovalute potrebbero arrabbiarsi all’idea che il governo interferisca con il loro divertimento, regolamenti ben studiati hanno il potenziale per ridurre le frodi e gli abusi che potrebbero spaventare gli investitori seri dall’investire in criptovalute. La regolamentazione ha anche il potenziale di calmare le oscillazioni di prezzo e la volatilità in questo mercato, trasformando le criptovalute in più di un investimento e meno di una semplice speculazione.

Se me lo doveste chiedere, questa è una buona cosa – e una ragione per far salire i prezzi delle criptovalute.

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